sabato 17 luglio 2010

GIU' LE MANI DA DAVID BYRNE

di Nella Crosiglia

Una altro stuzzichino estivo, che ho letto da poco e non mi ha tenuto allegra, devo dire la verità.... Per carità ogni critico può dire la sua, altrimenti quest'ultima non esisterebbe, ma enunciare che è preferibile non conoscere certi miti, o cantanti vari, talvolta è una fortuna, mi sembra veramente esagerato! La "vittima", se così si può chiamare è stato David Byrne, e voi tutti sapete quanto mi sia caro questo personaggio.

Che David non appartenga come carattere alla maggioranza dell'umanità è cosa risaputa, ha idee particolari e strane, è schivo sul suo passato e sul suo presente, passa da uno stile musicale all'altro con perfetta sincronia, non mette in piazza gossip di nessun genere, fa scelte mostruosamente particolari e ha sempre un po' di terrore di essere assediato dalla gente. La prima cosa che ci deve venire in mente, per chi non lo sa, ed io credo che il giornalista non conosceva questo precedente, (cco l'importanza di conoscere un pochino le caratteristiche di insieme) Byrne è un ex autistico, e molti segni di questa malatttia sono presenti nella sua vita, pur essendo molto migliorato anche con il rapporto con il pubblico.Chi ha avuto la fortuna di vederlo dal vivo, questa cosa non può essere sfuggita. Più la calca di persone si avvicina al palco, più David si allontana... E' normale per uno come lui!

La discussione del giornalista in questione consisteva sul fatto dell'assolutismo delle sue idee su cose che l'interlocutore reputava estremiste. Il dire per esempio che è bello girare la città in bici, senza che nessuno ti disturbi, non prendendo in considerazione chi lavora... Ma uno, quando è libero, può scegliere ciò che più gli aggrada o no? La discussione è passata poi ad argomenti più concreti come il fondamentalismo degli ebrei a proposito dei manifesti sexy, al regista olandese Theo Van Gogh, alla scritttrice somala Hirsi Ali, definendoli in parole povere disturbatori e provocando un'alzata generale di ascoltatori.

La vita per David deve scorrere tranquilla, quasi esclusa dal mondo reale, costruendo una propria serenità, solleciti nei nostri compiti e senza dubbio meno combattivi. Certo la cosa si può anche non condividere, ma penso che l'importante sia anche ricordare che il suddetto cantante stava a sorpresa a Capri (ed io dico beato chi c'era)  per discutere con il regista Sorrentino del suo nuovo film che ha per titolo una canzone dei "Talking Heads" ( questa precisazione è dovuta), "This must be the place" ed è la colonna sonora portante della pellicola. Senza dimenticare la nuova uscita della seconda parte di " Scratch my back" di Peter Gabriel, dove saranno i cantanti a cantare le covers di Peter. Byrne l'ha già fatto, una indimenticabile "I don't remember" ed io proprio non lo voglio dimenticare.....

E per concludere, deliziamoci con "This must be the place" ....


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