venerdì 26 marzo 2010

RED HEADED WOMEN... scherzi del destino!

La nostra pillola.  RED HEADED WOMAN!. Scherzi del destino....il nostro zio Bruce era già un bel nome noto,Vanity Fair, Rolling Stones si contendevano la sua immagine, Billboard aveva sempre nelle prime posizioni le sue canzoni, Landau aveva già pronunciato la fatidica frase "questa sera ho visto sul palco il fututo del R&R", ma il nostro Bruce continuava a frequentare i localini del Jersery Shore.
Una delle tante volte , per una birra con gli amici o con i componenti della E. Street Band, si presentò una ragazza molto giovane, molto magra , alta e dai capelli fulvi. Timidamente si avvicinò al Boss, gli chiese il permesso di sedersi e presentò le sue credenziali. Aveva suonato con qualche piccola band, ma anche come corista e ritmica di tamburello con i Rolling Stones(si vociferava una piccola sbandata con il gran piacione Mick Jagger) e, con i suoi tratti volitivi da Irlandese, chiese se poteva interessare alla band,..
Il nostro caro zio le diede un'occhiata, guardò in giro gli occhi degli amici, e poi sentenziò "Niente donne nella E. Street Band, e poi sei troppo giovane!.".
Una nota importante in questo sermplice racconto : la ragazza in questione si chiamava Patti Scialfa!


QUIZ N° 3: "Cosa il nostro amato Bruce cucina quasi sempre personalmente a colazione?"

Per prima cosa vi ricordo che ho inserito la soluzione al quiz culinario che troverete a questo link "Qual'è il piatto preferito da Bruce"   ...  se siete curiosi  andate a leggere....

Ma per punire questi amanti del fast food che non si spremono le meningi sugli aspetti culinari del caso, propongo un altro quiz del genere:


"Cosa il nostro amato Bruce cucina quasi sempre personalmente a colazione?"

... Spremete bene le meningi, date fuoco ai vostri fornelli, ma indovinatelo!

SOLUZIONE:
Bruce cucina quasi sempre a colazione le "frittelle di mele". Qui c'è da aprire una piccola parentesi, molto interessante! Zio Bruce, dopo l'avvento delle Twin Towers, era stato accusato dalla stampa-gossip di avere un relazione con un ricca vedova di un viglie del fuoco delle suddette torri, conosciuta ad un concerto proprio fatto per l'anniversario di questa tremenda disgrazia. La notizia, come sempre succede, si gonfiò, si ggiunsero particolari piccanti,e Bruce per la prima volta in vita sua, smentì ufficialmente l'accaduto. Ricordo una delle ultime interviste fatte nella sua grande "Mansion" nel New Jersey da un giornalista che, scusatemi , non ricordo il nome. Quest'ultimo fu introdotto in casa, all'ora del breakfast con tutta la famiglia Springsteen riunita , figli compresi. Bruce era ai fornelli e cucinava le diaboliche frittelle di mele la sua specialità quando l'intervista prese un tono decisamente gioviale e ridicolo per tutti. Ma la notizia arrivò anche in Italia, ed io mi permisi di fare un commento a tutta questa bolla di sapone, agganciandomi alle frittelle ed alle conseguenze che potevano venir fuori da domande indiscrete, scrissi "meglio frittelle, che frittate!!!!". Zio Bruce me ne fu grato,ed ancor oggi ne provo un immenso piacere.

domenica 21 marzo 2010

"BORN IN THE U.S.A." CELEBRAZIONE DI UN DOLORE

Restiamo nel periodo Vietnam del nostro Bruce, ma arriviamo alla fine della guerra. Bruce ha già trascorso i due anni peggiori della sua carriera con il contratto capestro del manager di allora Mike Apple e la Columbia, ha già pubblicato i suoi due primi dischi " Greetings from Asbury Park" e " The wild, the innocent and the E. Street shuffle", ma gli introiti sono inesistenti. Tutto va ad Apple, solo le briciole per lui e la band.

Apparizione miracolosa quella di John Landau,che l'ho aiuta a liberarsi dalle grosse grane finanziarie, vede in lui il futuro del R&R e lo consiglia di accorciare anche le sue canzoni, sempre un po' troppo prolisse.

Ma a noi ne interessa una in particolare, quella che tutti conoscono, ma non lo sanno e parlo di "Born in the USA".

Anche chi è completamente all'oscuro di Springsteen ha sentito questa canzone, la giudica una americanata commerciale, l'ha ascoltata senza dubbio distrattamente. E questo non solo in Europa, ma anche in America.

Alla fine della tragica guerra del Vietnam, feste e parate per i poveri reduci, che oltre a ritornare menomati , risultavano, la maggioranza psicologicamente labili. Born in the USA aveva scalato vette stratosferiche, dopo il successo di "Born to run" e di " Darkness", il presidente Nixon trovò giusto rappresentare il ritorno in Patria, dalla canzone dello zio Bruce. Mai scelta fu più errata. La canzone di un reduce che ha ucciso a sua volta si il nemico, ma un uomo come lui, con famiglia e figli, accomunati dallo stesso dolore della guerra e le tragiche conseguenze che essa trascina dietro, non era certo una celebrazione di vittoria americana.

Non penso rispose al presidente direttamente Bruce, le parole sarebbero state di fuoco, ma il suo entourage fece sapere alla Casa Bianca, di leggere bene il testo della canzone e consigliò di trarre le debite conclusioni. Così fu. Non ci furono scambi di vedute, ma "Born in the Usa", non fu cantata. Ed ancor oggi, quando raramente questa canzone viene presentata ai concerti, è fatta solitamete in forma acustica, per farci comprender meglio il dolore che si trascina dietro!.



martedì 16 marzo 2010

ZIO BRUCE "RIFORMATO"

di Nella Crosiglia

Un'altra pilloletta di Bruce, per non farci mancar niente!
Andiamo molto indietro, per talune persone moltissimi anni fa, per altri meno, certo.....sto parlando della guerra del Vietnam! Un grosso guaio, un grosso disastro per l'America, con conseguenze ancora più catastrofiche per gli animi e per i corpi! I giovani americani abili, dovevano andare alla guerra, da valorosi "young americans". Tra questi valorosi, vi era anche il nostro zio Bruce, e, come la maggioranza si intende, non voleva partire. Le sue produzioni erano appena un abbozzo, ma gli spettacoli del fine settimana esistevano già! Come abbandonare tutto questo.e la famiglia, l'adorata Adele, gli amici, la sua vita che poteva prendere anche una piega stratosferica ed andare in VietnamIl ? Ma con l'inganno, nauralmente, come facevano tutti.
Mezzi empirici erano all'ordine del giorno, chi fumava centinaia di sigarette per provocare una tosse congenita,chi mangiava schifezze di ogni tipo per avere la diagnosi di gastrite cronica, chi sposava una ragazza straniera, per avere un'altra cittadinanza etc etc...Il Nostro fece molto meno, ma con risultati sorprendenti !
Si presentò, compilò con estrema fatica il questionario richiesto, rispose a monosillabi a domande rituali e gli fu data la sentenza. Arrivò a casa, dove tutti lo aspettavano preoccupati, ed, alla domanda " Come è andata?" rispose "Riformato"! Allibiti gli chiesero " Perchè" e zio Bruce serafico disse "DEFICENZA MENTALE"!!!!! Chissà il nostro amato,oltrechè una grande rockstar, sarebbe diventato pure un grande attore?


sabato 13 marzo 2010

QUIZ N° 2 ... culinario: "QUAL'E' IL PIATTO PREFERITO DA BRUCE?"



CHI SA DIRMI...

QUAL' E'


IL PIATTO PREFERITO


DA BRUCE ?


... very easy....




SOLUZIONE:
Per prima cosa risolviamo il quiz perchè la zuppa di cipolle che lo zio Bruce adora, ormai è andata a male. Ma per punire questi amanti del fast food che non si spremono le meningi sugli aspetti culinari del caso, propongo un altro quiz del genere... andate a scoprirlo a questo link del QUIZ N° 3.... vi aspetto!

ALTRA SCIVOLATA DA BOSS

Un altro piccolo scivolo del Boss nel concerto di Torino dal tour Magic 2009. Concerto fantastico, con un Bruce , in forma strepitosa, canzoni splendide, un "american skin" da manuale,ma alla fine del tutto salutando il pubblico in delirio disse la fatidica frase :" Ciao Milano...!!!" per ben tre volte...tanto era l'abitudine per lui di trovarsi a San Siro ...E così i nostri milanesi beffati solo per 25 minuti in più di musica meravigliosa. A volte perdere tempo, è proprio proficuo......

martedì 9 marzo 2010

QUIZ N° 1 : PERCHE' "THE BOSS"?



CHI SA DIRE

PERCHE'

BRUCE SPRINGSTEEN

VENNE CHIAMATO

"THE BOSS"?





SOLUZIONE:
La risposta esatta è ... Non ancora così celebre, ma già richiesto e con un contratto capestro che non gli permetteva di prendere quasi un dollaro, alla fine di ogni show nel Jersey Shore, aveva solo in tasca pochi spiccioli da dividere con la band. La E. Street , pazientemente aspettava ad ogni fine spettacolo, e preciso ed onesto come sempre, Bruce arrivava a distribuire i sudati soldi. Tutti l'accoglievano con una frase.." Ecco il Boss che ci paga, aspettiamo pazienti"...Il nomignolo the Boss, che divenne poi internazionale, dette sempre un fastidio tremendo a Bruce, vuoi perechè non si sentiva tale, vuoi perchè allora il suo compito era veramente ingrato : far quadrare i conti!


COMPLIMENTI....  A PAOLA,
autrice del blog "Polvere di stelle"
che ha indovinato il primo quiz di questo blog!
Bravissima!
Questo simbolico "PENSIERO TUTTO ROCK"
è il premio conferito a te cara Paola...
semplicemente per ringraziarti
e salutarti con un bacio!

giovedì 4 marzo 2010

BRUCE, MANO D'ACCIAIO IN GUANTO DI VELLUTO

Una piccola noticina per capire meglio il carattere del nostro Bruce!
Non era ancora molto noto, ma già si faceva strada in Asbury Park, nei localini della costa che erano ben felici di aver gruppi emergenti di ragazzi pronti a salire sul palco per dare l'anima! Per risparmiare soldi , dormiva in un vecchio hangar deposito di windsurf ed i soldi erano sempre troppo pochi, anche se la presenza dell'angelo Adele, era sempre presente. Incominciavano a ronzare intorno a questo ragazzo così magro, così particolare, che dava già anima e corpo sul palco, le prime orde di groupies e il nostro aveva una fidanzatina...
Per il diritto alla privacy, evitiamo il nome? ma si, non ha molta importanza... Molto carina, fotografa, forse più nota del nostro Boss e presente ad ogni suo concerto.
La prima raccomandazione che Bruce le fece fu quella di non approffittare mai della loro relazione, le macchine fotografiche dovevano sparire.... gli altri potevano anche usarle, una buona reclame per il gruppo, ancora in fase d'ascesa.
Ma la ragazza, avendo sempre posti privilegiati, rispetto agli altri fans, in un concerto più importante nel Jersey Shore, portò la famigerata macchina fotografica.
Bruce iniziò, la band suonò al meglio come sempre ed aspettando che il pubblico fosse caldo nel momento giusto, il Nostro, rivolgendosi con il microfono a lei disse le testuali parole: "Dedico una canzone alla mia ex ragazza, per celebrare la fine del nostro rapporto!"! Si, era bastata una sola macchina fotografica , una promessa non mantenuta, un'agevolazione fatta sugli altri, per far crollare il castello incantato , fatto , se vogliamo d' amore. Questo è anche Springsteen, la lealtà sempre e prima di tutto, mano d'acciaio, in guanto di velluto!!!

Nella Crosiglia

martedì 2 marzo 2010

BRUCE SPRINGSTEEN TALENTO DA BOSS

Una Pillolina di celebrità.
Bruce ha avuto momenti inizaili, come tutti noi sappiamo non semplici.... Unico maschio di due sorelle, la Mary di "the river" con un bimbo piccolo da sfamare, e la piccola Patty.
Per Douglas, il padre padrone della casa, Bruce doveva avere un posto sicuro e sopprattutto fisso, a differenza di lui, che cambiava lavoro come le foglie di un albero! Chi mandava avanti la baracca? Ma Adele, la dolcissima mamma, che si è sempre sacrificata per tutti, ma la prima talent scourt del figlio.
Bruce non poteva suonare per Douglas, solido olandese tutto di un pezzo, era solo una perdita di tempo. Ma non l'avrebbe mai fatto se mamma Adele con i sudati risparmi non gli avesse comprato la famosa chitarra strato caster, che non ha quasi mai abbandonato, imitazione giapponese.
Quante sere il babbino lo attendeva dopo le esibizioni con le prime bands a casa, davanti ad una pinta di birra, brontolando per i capelli lunghi, i jeans sdrucidi e quella famosa chitarra simbolo di perdizione, che gli veniva spaccata regolarmente in testa!!!!
Quante fender strato caster ha consumato Bruce? Moltissime nei primi e negli anni seguenti, ma erano così inculcate nella sua testa che permisero di farlo diventare una delle più prolifiche stars del rock & roll ... e con che risultati!
Merito anche di tutte le mazzate ricevute sul suo capo? Certo servirono ad inculcarli moltissimo. talento........

Nella Crosiglia