lunedì 28 febbraio 2011

TOM WAITS - RAIN DOGS


Un'altra pillolina superrapida, oh miei prodi, che vi dò ormai a notizia certa, prchè era da tempo che girava nell'aria. Quando si parla del nostro "Rain Dog", alias Tom Waits, le notizie certe non sono mai così sicure, fino a prova contraria!Ed ora, trombe squillate, per tutti i cagnacci di strada come me, e sono tanti sapete, Tom si è finalmente messo al lavoro su di un nuovo album.

Per noi devoti, questo significa senza dubbio una grande sorpresa, perchè ogni suo lavoro comporta sempre un grande "Ahhh" di meraviglia!! Poi si ha la speranza, a volte vana, che il Nostro rivenga, come pochissime volte ha fatto, a trovarci con un nuovo tour in Europa e quindi in Italia.

Noi siamo rimasti vincolati al triplo "Orphans: Bawlers & Bastard" (per chi ne volesse sapere il significato .."Orfani: Fracassoni, Strilloni, Bastardi!) del 2006, quindi, come le funzionalità del mio PC, la gestazione risulta molto lunga.

Il primo pettegolezzo fu scritto su Twitter, circa un mese fa. La frase laconica annunciava le testuali parole "Tom Waits è a tutt'oggi nel suo studio al lavoro per il prossimo album... State in ascolto..."E noi, che il dono dell'udito lo poseediamo ancora, staremo tutt'orecchie! Altra pillolina rapida su Tom, sono le presentazioni dei candidati per il " Rock & Roll of Fame Award for Musical Exellence". Alice Cooper, la sera del 14 Marzo, sarà introdotto da Rob Zombie, Neil Diamond da Paul Simon, Dr. John da John Legend, Darlene Love da Bettie middler, ed il nostro Tom da Neil Young.

Il libro di poesie già censito in questo Blog "Seeds on Hard ground", cioè di coloro che sono stati spinti e camminano ai margini della società, questa lunga poesia per dare voce agli emarginati, oggi ufficilamente è in uscita in Italia. Il libro può anche essere prenotato sul sito di Waits e su quello dell' Anti Records, che come il cantante devolverà tutti gli introiti in beneficenza. Il prezzo è di euro 24,90, la sola differenza è nel colore tra le copertine made in Usa e le Italiane.Per chi ama fare opere materiali di tal genere, siete avvisati.

Alla prossima miei cari...almeno spero!!!!



domenica 27 febbraio 2011

PILLOLINA SPRINT


Cosa indossare ai concerti di zio Bruce? Pillolina veramente sprint, perchè ho infiniti problemi al computer. Praticamente scrivo quasi per me stessa, non posso comunicare con voi tutti, cari amici...e chissà , potrò comunicare con Antonellina bella? Quindi scrivo le ultima grida dall'America , e spero qualcosa possa esservi di interesse. Chi ha la fortuna di cercare Backstreet Magazine ed il suo sito (basta avere un internet che funzioni..e beati voi!!!) potete trovare tutta la marchandise di Bruce ad un prezzo scontatissimo. So, per taluni certo, quanto è importante arrivare ad un concerto e mostrare una maglietta particolare, o un button, o un foulard, o un cap del nostro idolo preferito.

Diciamocelo, ci guardiamo tutti sorpresi alla vista per esmpio di una t-shirt nuova e tutti in coro ci domandiamo " Ma dove l'ha presa?". Forse è stato ad un concerto all'estero, beato lui...ma invece tutto, a volte è molto più semplice, si compra via internet e certo ho scoperto l'acqua calda!!!! Avete ragione acquistarlo sul posto, vedendo poi il concerto dal vivo, è tutt'altra cosa, ma a volte è necessario saperci accontentare, no? Avete acquistato il cofanetto di "Darknessof the edge of town?" Se l'avete fatto avrete già la t-shirt, ma se non avete comprato tutto il kit completo, non la possedete. E quindi? Aggiustiamoci diversamente. Fino ai primi di Marzo, e quindi pensate per poco tempo, "backstret magazine" vi offre tutto con il 20% di sconto e, credetemi, io non sono un'azionista! Troverete magliette per i maschietti,  le femminucce ed i bimbi , in tutte le taglie Basta compilare il coupon inserito nel sito ed il gioco è fatto. Certo, pagare alla consegna!!!!! Io cercherò, come una vera buotique, Rock Music Space è diventato pure questo, di presentarvi alcuni modelli...
Questo baby-doll a dollari 13,60,L a t-shirt di Born to run a dollari 16, Backstreet Racing in the street a dollari16, Magic E Street Band, incluso Danny Federici, dollari 17,20Legendary "Thunder Road" dollari 20 e.. mi fermo qui per non infastidirvi oltre., ma le scelte sono milioni di milioni, credetemi!

Per Farvi ancora più felici, almeno lo spero, e mi riferisco ai seguaci dello Zio, vi invio l'ultima copertina del Magazine, al quale, se lo desiderate, potete abbonarvi, e conoscere tutti i minimi particolari del nostro caro Idolo.

Se la curiosità vi tenta molto e volete farvi un regalo, un'idea io ve l'ho data.

Speriamo sia quella buona...Alla prossima...




domenica 20 febbraio 2011

RADIOHEAD, I VERI RAGAZZI PRODIGIO DELLA MUSICA?

Non voglio assolutamente essere di parte e fare commenti personali su questa band inglese, che ha sforato in tutto il mondo, quindi cercherò di donarvi questa pillolina, senza alcun favoritismo.... Chi non ha mai sentito parlare del leader dei Radiohead, il signor Thom Yorke alzi la mano. Credo, chi più chi meno, tutti l'abbiano sentito, anche perchè ha già duettato con mezzo mondo, zio Bruce compreso.

La fortuna ha sempre arriso a questo gruppo, perchè il successo arrivò velocissimo per questa band con l'album di debutto "Pablo Honey", successo meritatissimo in tutto il mondo tranne che nella loro patria di origine.Ma la svolta definitiva ebbe inizio nel 1997, con "Ok Computer", considerato il migliore disco di musica rock dell'anno e caratterizzato da testi particolari sulla alienazione umana. Le altre produzioni, come per esempio " Amnesiac", furono ulteriori successi, influenzati dalla musica classica, dal jazz e dall'elettronica.L'album "Hail to the thief", riassume tutta la carriera della band, disco datato 2003.

Ebbero, dopo tutti questi improvvisi successi, un lungo periodo di ferma durato quattro anni, ma si ripresentarono nel 2007 sulle scene mondiali , avvalendosi di riconoscimenti prestigiosi, come il 500esimo miglior album mai composto con "OK computer", e con la 73 esima posizione come miglior band. Altro gruppo formatosi a scuola con il nome "On a Friday", perchè solo al venerdì potevano provare. Curioso no? A differenza della maggioranza dei gruppi non si sciolse alla fine del college, ma sovente si esibivano in una taverna di Oxford, chiamata Jericho, dove incontrarono i loro produttori, che ancor oggi vengono mantenuti come tali dal gruppo.Curioso anche e soprattutto per me e le mie predilezioni, il nome della band , perchè deriva da una canzone dei Talking Heads, inserita nell'album "True stories".

Come ho già detto, la stranezza del tutto, furono le critiche non certo positive dei loro primi lavori in patria, mentre fu un proprio vero boom negli Usa. A volte tutto questo successo improvviso, non è produttivo per alcuni animi. Thom Yorke, ebbe un grave esaurimento nervoso, che costrinse la band ad esibirsi in Estremo Oriente, per sentire meno le pressioni delle critiche e questa strana terapia funzionò. Nel 1995 furono il gruppo spalla dei Rem (i maligni sussurravano che erano migliori dei leaders...), parteciparono a concerti umanitari finchè non focalizzarono la loro attenzione sul famoso "Ok computer" vero trampolino di lancio. e spingendo i musicisti verso l'elettronica ed il rock progressivo.

Il sistema nervoso è una parte debole della band. Ad ogni successo, pareva arrivasse un momento di crisi psichica per qualcuno di loro, tanto da fermare spesso i loro tours, per riprendere coraggio e salute. Tutto questo portava anche ad un mutamento dello stile che diventava sempre più minimalista con pochi ritornelli e poche strofe.

L'album "Kid A"raggiunse un altro enorme successo mondiale, con il riconoscimento di un "Grammy Award" per la miglior band originale. Nel 2002 i loro concerti toccarono anche l' Europa , l'Australia ed il Giappone, ritornando ad una visione della musica più vasta e con sonorità più moderate., dove si possono ritrovare sonorità alla Elvis Costello, Rem , U2 etc etc. Non dimentichiamo anche una lunga collaborazione della musica dei Radiohead con il mondo della celluloide, molte furono le canzoni inserite in films importanti. Ed ora il nuovo lavoro , che si preannuncia un nuovo capolavoro "The king of limbs".

Certo Thom Yorke in questo lavoro arriva lontano da dove era partito. Altro taglio ed altra pulizia sonora, da non definire più canzoni, i pezzi inseriti nell'album. Siamo solleticati nel profondo, la voce è un urlo di gioia o di dolore, certamente il disco non ha una fisionomia consumistica. Il disco sembra formato da pensieri delicati che ci vengono presentati con discrezione e rispetto. I brani sono solo 8, il disco non dura più di 30 minuti, la voce di Thom dialoga con un coro digitale, ci fa sentire in mezzo ad uno spazio sconfinato o in mezzo al mare a meditare sulla vita. Per ora io penso e vi dico che i loro diretti antagonisti , gli " Arcade Fire", band di cui abbiamo già parlato,hanno vinto il "Grammy Award" come miglior band del 2010. !

Ai posteri l'ardua sentenza!






VITA SPERICOLATA

Mi sto accingendo a buttar giù due pilloline intorno ad un pilastro del rock italiano: Vasco Rossi.

Certo dovessi dire tutto su di lui, non basterebbe un'enciclopedia, ma vi dò solo una spruzzatina di storia e le ultime urla su di lui, che poi, alla fin fine sono quelle che interessano di più i fans. Il Nostro torna per 5, dico cinque in lettere, negli stadi italiani e non è poco:
11 Giugno, Venezia - Jammin Festival
16 e 17 Giugno Milano- stadio San Siro
26 Giugno Messina-stadio San Filippo
1 Luglio Roma-stadio Olimpico.

I biglietti sono già in vendita la sera del 16 febbraio, con apertura vendita anticipata proprio oggi il 14 su livenation.it.(america express) Notizie tecniche di Vasco, sono l'uscita dei due cd live di Vasco Rossi a Londra( Vasco London Instant)all'Apollo Hammersmith, mitico teatro del tempio inglese del rock.

Il Vasco Rossi track, the "Essential Vasco Rossi", questi per i più sfegatati, non devono mancare nella discoteca casareccia del Blasco. Per quanto concerne i libri, necessita fornirsi almeno, per conoscerlo un pochino di più( ma credetemi molto difficile nell'intimo), consiglio "Parole e canzoni", "Una vita spericolata"e "Vasco Rossi a test".....

Tutto questo è una piccola parte per individuare ed avere una certa fisionomia del nostro Rocker. Non vorrei tralasciare il timido e giovanissimo ragazzo che si esibiva in discoteche piemontesi, prima della consacrazione definitiva negli anni '80. Io lo ricordo ancora, come una vera scoperta entusiasmante, quasi timido e titubante sul palco, biondo e bello come un cherubino. Cantava canzoni sussurate, storie personali e non, in una parola, incantava.

Il suo modo di cantare e porre le cose pubbliche e private nei testi delle sue canzoni, arriva come un pugno nello stomaco al pubblico che lo ascolta, sempre più numeroso. Parla attraverso il rock e la sua musica, questa è la sua principale fonte di comunicazione. Non ci sono messaggi da proporre, ma consigli di vita vissuta elargiti a piene mani, ed è per questo motivo che si va ai suoi concerti per riconoscerci, per provare emozioni, per amare, sognare ed essere felici, ma soprattutto carichi di energia.

Vasco nasce a Zocca ne 1952, unico figlio di un padre camionista e madre casalinga che hanno sempre accolto con benevolenza le scelte del loro gioiello, che portava il nome di un prigioniero di guerra amico di papà. Le sue canzoni si snocciolano veloci, con autenticità a volte brutale, che lo creano un personaggio scomodo, ma molto amato anche se discusso.

Incomincia prestissimo ad amare la musica, la sola interruzione è la scuola. Si diploma in ragioneria, i primi anni in un collegio di Salesiani e poi a Bologna, dove si iscrive a Pedagogia, pur non laureandosi, malgrado i pochissimi esami che gli restavano. La musica frulla sempre nella sua testa, non si può abbandonare e fonda una delle prime radio libere di Bologna, non rinunciando a comporre. Ci vollero solo due album per arrivare al "parto" di "Albachiara", considerata ancor oggi una delle più belle canzoni di tutti i tempi. Non fa il militare, è bandito dalle radio per la canzone "Colpa di Alfredo",viene notato a "Domenica in" per il forte impatto suscitato sulle sue composizioni e si arriva all'81 con l'album "Siamo solo noi", fino alla canzone "Vado al massimo" presentata al Festival di Saremo(siamo attualissimi...) che arriva ultima e gli dona l'etichettta di poco raccomandabile.

E' la consacrazione, perchè nel'83, sempre a Sanremo con "Vita spericolata", la canzone diventa l'inno di tutti i giovani e non.... E' tutto in discesa per lui,le tournèe , gli stadi, la folla, l'acclamazione, la dedizione del pubblico, non lo abbabdona mai. La sua vita privata, può essere anche sgregolata, ma non incide minimamente sul personaggio...Vasco è così e basta!!

Si arriva presto ai tours internazionali in Europa e negli USA, la sua prolificità aumenta con album a catena che riscuotono sempre successi clamorosi. Da ricordare il concerto di 100000 persone a San Siro contro la guerra in favore delle popolazioni della ex Jugoslavia, Polansky firma la regia del video "Gli angeli" presentato a Venezia, segna nuovi records con i raduni festivalieri ed escono i suoi primi libri. Vince un premio Tenco con "Canzone per me", arriva ad avere premi come miglior disco, miglior tour, e migliori canzoni d'autore.

Il ribelle diventa poeta, un poeta affranto anche per la morte del suo chitarrista e collaboratore di fiducia Massimo Riva. Con "Stupido Hotel" c'è una svolta stilistica di Blasco, più essenziale e più efficace, ed in certi pezzi ancora più intimista. Riceve la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione, con una lettura dottorale fatta alla sua maniera parafrasando una sua canzone "Una laurea per me, me lo aspettavo eh?"

Considera la sua vita privata, come il vero luogo dove riesce a caricare le pile. Ha tre figli, i primi due Davide e Lorenzo, hanno due madri diverse pur essendo nati nello stesso anno 1986.Vasco ha un terzo figlio, Luca, nato nel 1991 da Laura Schmidt, ancora e datevi pace, sua attuale e felice compagna da oltre venti anni. E' questa la trasgressione? Se ha questi effetti, sapete che vi dico? Ben venga...alla prossima!




















domenica 13 febbraio 2011

IL RITORNO DI JOVANOTTI CON "ORA"

La festa è di nuovo incominciata = Lorenzo Jovanotti Cherubini è tornato!Curioso parlare di questo ragazzo, ormai uomo fatto, ma con il viso ancora privo di ogni malizia, e due occhi così cerulei dove puoi ritrovare la purezza del cielo!

Nasce a Roma nel 1976 e questo dinoccolato ragazzo diventa presto idolo delle ragazzine, dopo essere stato scoperto da Claudio Cecchetto. Chi non lo ricorda cantare "E qui la festa?" o "Gimme Five" tra uno stuolo di ragazzine in delirio, il suo Rap sbraitato con la sua classica pronuncia a "zeppola" che, per altro non ha mai cercato di togliere, a differenza di molti come per esempio Silvio Muccino.

Prestissimo si discosta da questo mondo, se vogliamo un po' superficiale, che gli aveva dato un grande successo e si avvia sulla strada della world music. I suoi temi diventano sempre più filosofici, spirituali, politici e religiosi, invadendo anche il campo del sociale con i suoi impegni per cause varie, come Emergency, Amnesty International., Lav etc etc. E' il quarto di quattro fratelli tre maschi ed una sorella Anna. Purtroppo Umberto, pilota di aerei da turismo, muore nel 2007 in un incidente aereo ed è ricordato nella bellissima canzone "Fango". Lorenzo a tutt'oggi vive a Cortona, una splendida cittadina in provincia di Arezzo, dove la sua famiglia era originaria e dove gli viene riconosciuta la cittadinanza onoraria. Vive insieme alla moglie Francesca e la figlia Teresa, ormai dodicenne, dopo aver superato brillantemente e ricco della sua filosofia, acquistata negli anni e nei suoi lunghi viaggi, rigorosamente in bici in solitaria in quasi tutte le parti più recondite del mondo, una crisi matrimoniale, della quale non ha mai parlato ed ha amorevolmente trascurato come fase secondaria della vita. Ricordiamo le intimiste canzoni  "Per te " dedicata alla figlia ed "A te" dedicata alla moglie.

La sua storia è scritta in un nuovo libro che si intitola "Viva tutto" (e già dal titolo si capisce la gioia e l'armonia per la vita che Lorenzo porta con sè), un racconto sotto forma di dialogo, pieno di idee, confidenze, ragionamenti e libertà. Racconta l'infanzia, gli amici, l'amore quello vero con la A maiuscola, l'esperienza di padre, l'arte, i viaggi, la dolorosa perdita della madre morta per emoragia cerebrale, il rapporto con Dio e la religione, i suoi pensieri e la sua musica.

Ed ecco, insieme a questo libro, il suo nuovo lavoro, "Ora", album della maturità con suoni che arrivano diritto al cuore, ma dove è esplicita la voglia di fare ancora ballare. Pensare che agli inizi era troppo facile parlare male di lui, così facile che si è smesso di farlo. Negli anni 90, è diventato troppo facile parlarne bene, ed anche in questo caso, molti hanno smesso di farlo. Ora questo uomo-bambino, ha 44 anni, ognuno di noi può dimenticare le etichette, ma guardarlo come un artista vero, irrequieto, confusionario, commovente e pieno di dubbi.

La crisi dei 40 ha colpito anche lui, padre di una figlia ormai autonoma, figlio di una madre che non c'è più e che ha vegliato per mesi confortandola con le parole della Bibbia e dedicandole tutto il disco. Ma con il resto della famiglia ha girato gli Usa, ha girato l'Appennino in moto con Valentino Rossi, si è perso con la sua mountain-bike nei boschi della Toscana... insomma le migliori condizioni per creare canzoni. Si è chiuso nel suo studio di registrazione a Cortona, con il suo fido bassista Saturninoe gli amici di sempre, frugando tra i suoi tormenti e ne è venuta fuori una sintesi di Jovanotti, in disco scintillante per essere sparato in un club o diffuso in un centro commerciale all'ora della spesa. Lorenzo, in ogni suo lavoro, si spoglia per guardarsi spietatamente dentro, ma con quella leggerezza e pulizia, che è raro trovare nel mondo musicale. Se uno si considera troppo bravo, arriva il momento del confronto, di mettersi in pericolo, di cercare e superare i propri limiti e non cercare mai una corte che lo esalti! Parole dure, ma così sagge per un ragazzo uomo ancora così giovane.

Ascoltiamo "Tutto l'amore che ho", da settimane il più programmato dalle radio. Lo possiamo ascoltare in auto e la nostra giornata inizierà bene, possiamo ballarlo con un amico o con la persona del cuore, possiamo farlo sentire per rimorchiare. Lorenzo ha fatto di testa sua, senza voler piacere a tutti, per questo piacerà a tutti ... Con " Megamix." si è presi dalla tecno, con "Tutto l'amore che ho" abbiamo già detto, con "Le tasche piene di sassi" è un solo piano dedicato alla mamma, con "Amami" si arriva al pop, con "Ora" si ritorna al rap, con "Il più grande spettacolo dopo il Big Bang" è una dichiarazione d'amore disco dance, con "L'elemento umano" si occhieggia a Morricone, con "La bella vita" ci si impregna di armonie africane, con "Battiti di ali di farfalla" siamo proiettati nell'hip-hop, con "Io danzo" si torna veramente al ballo, con "La notte dei desideri" il ritmo è caraibico, con "Quando sarò vecchio" ci si avvicina allo ska e a Paolo Conte, con "Un'illusione"siamo vicini a Tenco, con "La porta è aperta" l'immersione è nell'industrial, ed infine con "Rosso d'emozione" ancora elettronica.

"Ora " con tutti questi "con" è per dirvi che quello che ho scritto, può anche essere tutto il contrario di quello che ho detto. Di una sola cosa sono certissima, il disco è un invito alla felicità!!!










domenica 6 febbraio 2011

TRA REALTA' E FANTASIA

Spero che questo argomento interessi un pochinio qualcuno di voi, miei cari amici, perchè oggi parlo un po' di danza, e precisamente dei "Momix". Parlare di questo corpo di ballo, penso sia una cosa alquanto difficile, perchè la prima cosa che dovete fare, se ne avete l'occasione, è il vederli.

Descriverli è altamente limitativo.

Io mi limito a darvi qualche frammentaria notizia, ma il resto tocca poi a voi scoprirlo. Quest'anno è il trentennale della fondazione dei "Momix", ed il fondatore, Moses Pendleton ci ha voluto regalare, come in cd, il " the Best" di questa straordinaria compagnia, un misto di danza e ginnastica libera, che ha seminato nuove compagnie italiane come i "KataKlò", provenienti alcuni di loro da compagnie sportive.

I Momix hanno un legame particolare con l'Italia, basta pensare che in un loro passo di danza, si evidenzia il cartello con scritto "We love Italy" e questo gesto ...... scusate se è poco, in questi tempi di vacche magre!!! La nuova tournè dei Momix, dopo aver toccato mete internazionali , è arrivata a Milano ed anche, per mia grande fortuna, a Savona in Liguria. Un regalo inaspettato. Lo spettacolo è un remix dei pezzi più conopsciuti o ballati, come " Bothanica"o " Sun Flower Moon" da restare a bocca aperta la prima parte, più breve la seconda parte, conclusa con una parodia del balletto classico accompagnata dal secondo concerto Branderburghese.

La musica in generale, può essere difinita new age, esplosiva quando ci mostra una danzatrice che regge sul capo miriadi di trecce ricadenti, facendoci rivivere le danze dell'Anatolia. C'è tutto in loro e tutto ti danno, erotismo, sentimento, natura, spiritualità, ironia. Questa compagnia è nata per darci emozioni surreali, con il corpo, i costumi, le luci etc etc  Molti si chiederanno il perchè di questo nome...avete ragione , ma resterete forse delusi perchè è solo un mangime per bovini. Nella lunga storia delle loro performances non possono mancare i nomi di David Parsone Daniel Ezralow, quest'ultimo, forse più noto degli alttri per essere l'attuale coreografo dei balletti serali di " Amici" e per aver partecipato anche a qualche films italiano in qualità di attore, come " La visione del Sabba " e della Wertmuller , "Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti"

La mia grande fortuna è stata di poter scambiare qualche parola con l'ideatore dei Momix, proprio Moses Pendleton e credetemi, oltre la difficoltà a reperirlo, resterà sempre una cosa unica della mia vita.

Si presenta subito, certo ora non propriamente ragazzo, come un ex Hippy, dedito ancor oggi a fumare marijuana e sostenitore accanito della liberalizzazione delle droghe leggere. In effetti è un figlio della Love Generation, dei figli dei fiori, un ragazzo americano che contestava il Vietnam e desiderava un mondo migliore per tutti. Dopo 40 anni, egli oggi vive nel Connecticut, vicino ad un grande lago, spesso innevato, dove passa ore di solitudine. I suoi ideali del tempo rivivono ancora nei suoi balletti, la sua creatività riesce ancora a provocare stupore e meraviglia tra il pubblico. Il desiderio di Moses è presentare la natura con la seduzione che emana da essa, farci immergere nella magia dell'universo e nel mistero che lo circonda attraverso il corpo, le luci, gli strumenti, le immagini. Pensare che poteva essere un campione di sci di fondo, questo straordinario personagggio e pensate noi cosa avremmo perso! Ama l'Italia in maniera ossessiva, legge Calvino, Leopardi, ama la nostra cucina, la nostra musica, la lirica, la storia.  Ci confida che la sua vita è scandita dalla lentezza (impensabile per chi l'ha visto in scena...!), perchè la lentezza è rito, e tutto questo lo avvicina ai quattro componenti della natura. Si alza all'alba, nuota molto, pratica yoga, fa colazione come tutti noi, leggendo i giornali ed infine cammina per due ore, prima di raggiungere la palestra per le prove. Ama fare la sauna e cucinare con sua moglie, ama lo sport qualsiasi esso sia.

Ma, come avete ben capito, la cosa essenziale per Moses Pendleton è il contatto con la natura, con i suoi girasoli, con una forte tempesta, terribile come la vita, ma la vita di Moses ha l'impronta della gioia. Perciò ...nulla da temere.