domenica 20 febbraio 2011

VITA SPERICOLATA

Mi sto accingendo a buttar giù due pilloline intorno ad un pilastro del rock italiano: Vasco Rossi.

Certo dovessi dire tutto su di lui, non basterebbe un'enciclopedia, ma vi dò solo una spruzzatina di storia e le ultime urla su di lui, che poi, alla fin fine sono quelle che interessano di più i fans. Il Nostro torna per 5, dico cinque in lettere, negli stadi italiani e non è poco:
11 Giugno, Venezia - Jammin Festival
16 e 17 Giugno Milano- stadio San Siro
26 Giugno Messina-stadio San Filippo
1 Luglio Roma-stadio Olimpico.

I biglietti sono già in vendita la sera del 16 febbraio, con apertura vendita anticipata proprio oggi il 14 su livenation.it.(america express) Notizie tecniche di Vasco, sono l'uscita dei due cd live di Vasco Rossi a Londra( Vasco London Instant)all'Apollo Hammersmith, mitico teatro del tempio inglese del rock.

Il Vasco Rossi track, the "Essential Vasco Rossi", questi per i più sfegatati, non devono mancare nella discoteca casareccia del Blasco. Per quanto concerne i libri, necessita fornirsi almeno, per conoscerlo un pochino di più( ma credetemi molto difficile nell'intimo), consiglio "Parole e canzoni", "Una vita spericolata"e "Vasco Rossi a test".....

Tutto questo è una piccola parte per individuare ed avere una certa fisionomia del nostro Rocker. Non vorrei tralasciare il timido e giovanissimo ragazzo che si esibiva in discoteche piemontesi, prima della consacrazione definitiva negli anni '80. Io lo ricordo ancora, come una vera scoperta entusiasmante, quasi timido e titubante sul palco, biondo e bello come un cherubino. Cantava canzoni sussurate, storie personali e non, in una parola, incantava.

Il suo modo di cantare e porre le cose pubbliche e private nei testi delle sue canzoni, arriva come un pugno nello stomaco al pubblico che lo ascolta, sempre più numeroso. Parla attraverso il rock e la sua musica, questa è la sua principale fonte di comunicazione. Non ci sono messaggi da proporre, ma consigli di vita vissuta elargiti a piene mani, ed è per questo motivo che si va ai suoi concerti per riconoscerci, per provare emozioni, per amare, sognare ed essere felici, ma soprattutto carichi di energia.

Vasco nasce a Zocca ne 1952, unico figlio di un padre camionista e madre casalinga che hanno sempre accolto con benevolenza le scelte del loro gioiello, che portava il nome di un prigioniero di guerra amico di papà. Le sue canzoni si snocciolano veloci, con autenticità a volte brutale, che lo creano un personaggio scomodo, ma molto amato anche se discusso.

Incomincia prestissimo ad amare la musica, la sola interruzione è la scuola. Si diploma in ragioneria, i primi anni in un collegio di Salesiani e poi a Bologna, dove si iscrive a Pedagogia, pur non laureandosi, malgrado i pochissimi esami che gli restavano. La musica frulla sempre nella sua testa, non si può abbandonare e fonda una delle prime radio libere di Bologna, non rinunciando a comporre. Ci vollero solo due album per arrivare al "parto" di "Albachiara", considerata ancor oggi una delle più belle canzoni di tutti i tempi. Non fa il militare, è bandito dalle radio per la canzone "Colpa di Alfredo",viene notato a "Domenica in" per il forte impatto suscitato sulle sue composizioni e si arriva all'81 con l'album "Siamo solo noi", fino alla canzone "Vado al massimo" presentata al Festival di Saremo(siamo attualissimi...) che arriva ultima e gli dona l'etichettta di poco raccomandabile.

E' la consacrazione, perchè nel'83, sempre a Sanremo con "Vita spericolata", la canzone diventa l'inno di tutti i giovani e non.... E' tutto in discesa per lui,le tournèe , gli stadi, la folla, l'acclamazione, la dedizione del pubblico, non lo abbabdona mai. La sua vita privata, può essere anche sgregolata, ma non incide minimamente sul personaggio...Vasco è così e basta!!

Si arriva presto ai tours internazionali in Europa e negli USA, la sua prolificità aumenta con album a catena che riscuotono sempre successi clamorosi. Da ricordare il concerto di 100000 persone a San Siro contro la guerra in favore delle popolazioni della ex Jugoslavia, Polansky firma la regia del video "Gli angeli" presentato a Venezia, segna nuovi records con i raduni festivalieri ed escono i suoi primi libri. Vince un premio Tenco con "Canzone per me", arriva ad avere premi come miglior disco, miglior tour, e migliori canzoni d'autore.

Il ribelle diventa poeta, un poeta affranto anche per la morte del suo chitarrista e collaboratore di fiducia Massimo Riva. Con "Stupido Hotel" c'è una svolta stilistica di Blasco, più essenziale e più efficace, ed in certi pezzi ancora più intimista. Riceve la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione, con una lettura dottorale fatta alla sua maniera parafrasando una sua canzone "Una laurea per me, me lo aspettavo eh?"

Considera la sua vita privata, come il vero luogo dove riesce a caricare le pile. Ha tre figli, i primi due Davide e Lorenzo, hanno due madri diverse pur essendo nati nello stesso anno 1986.Vasco ha un terzo figlio, Luca, nato nel 1991 da Laura Schmidt, ancora e datevi pace, sua attuale e felice compagna da oltre venti anni. E' questa la trasgressione? Se ha questi effetti, sapete che vi dico? Ben venga...alla prossima!




















1 commento:

  1. Dove sono andati a finire tutti i commenti fatti sul nostro Vasco? Crediamo nei miracoli o nelle magie?

    RispondiElimina