martedì 11 gennaio 2011

QUIZ SU "DAMA" ANNIE


Quale mestiere fece da molto giovane Annie Lennox,
per, diciamo così, sbarcare il lunario
e pagarsi la sua amata musica?

E' un mestiere molto semplice , ma come tale molto dignitoso, anche se, senza riflettere bene, può sembrare umile, ma così non è....

Vi ho confuso un po'? Fermatevi solo alla prima domanda.
Alla prossima, miei cari e spremete le testoline sante.....

ANNIE LENNOX, DAMA DELLA REGINA

Chi non ricorda la magnifica voce di Annie Lennox negli "Euythmics" e la sua figura quasi efebica e gradevole di parecchi anni fa, che, in ogni modo è rimasta tale anche ora? Parliamo brevemente di lei, prima di innoltrarci nelle ultime novità della brava cantante.

Nasce ad Aberdeen il giorno di Natale del 1954, come Ann Lynne Angevene Griselda Lennox, nome alquanto complesso per essere inserito nell'ambito musicale. In breve divenne Annie Lennox, e lei , fu la vera fondatrice degli Eurythmics. Attenta studiosa del piano fino all'età di sette anni, fu ammessa alla Royal Academy of Music di Londra come suonatrice di flauto traverso, ma certo non deve a questo strumento la sua gloria. Si narra che le ragazze inglesi, la ammirassero più della Regina stessa......!

Annie purtroppo, anche se dotata di una voce bellissima, soffre di affaticamento alle corde vocali, ma dato ancor più grave di depressione.Un brutto affare per un cantante di successo, con tutto lo stress che ne consegue, e da qui, si capisce, perchè le sue scarse esibizioni dal vivo.

Si è sposata due volte e si conosce larvatamente lo choc per la perdita del primo figlio per fortuna ricompensato con la nascita delle due flglie Lola e Tali, nate tutte dal secondo matrimonio.

Una delle sue prime esibizioni alle tastiere (come artista pop...) fu un brano della nostra Gianna Nannini, proprio "Latin Lover"...Strano eh?

Gli Eurithmics nacquero nel 1980 con il chitarrista David Stewart e tra i due si instaurò ben presto, una relazione sentimentale, peraltro durata non molto, anche se il gruppo si mantenne per un po' di tempo compatto. Il look di Annie, forse inconsciamente, così androgino, fece molto scalpore all'epoca, le sue trasformazioni, da Bowiead Elvis Presley, lasciarono un segno nel mondo musicale.

Molte le canzoni note del gruppo da "Sweet Dreams" a "Here comes the rain again", da "Missionanary Man" a "Do'nt ask me why" fecero il giro del mondo, ma la sua carriera da solista, non fermò il suo successo. Ricordiamo "Diva" o " Medusa", colonna sonora del film "Apollo 13",  fino ad arrivare ai giorni nostri, con il disco natalizio "A Xmas Cornucopia", un misto di classiche canzoni natalizie e novità come " Universal child".

Oggi , l'ultino "urlo" che la riguarda è la sua nomina a dama reale. Una Sir in gonnella, se la vogliamo dire tutta, regalatole dalla regina Elisabetta per il suo impegno contro l'Aids e la povertà in Africa. Ora Annie ha 56 anni, ma è ancora più attiva di prima. E' ambasciatrice per il gruppo Oxfam e sostiene sempre la campagna "Sing" per aiutare donne e bambini affetti da Hiv. La ricorderemo sempre con affetto, fragile donna e nello stesso tempo tenace nelle sue battaglie . E, a volte, cerchiamo di risentirla nei suoi momenti migliori, che sono ancora moltissimi.









giovedì 6 gennaio 2011

LA BUFERA: AUTOPSIA DI JACKO

Bloccato il video della morte di Michael Jackson su Discovery Channel, a pochi giorni dalla comparsa in tribunale dell'ultimo medico della star Conrad Murray, accusato di aver fatto larga dose di iniezioni per sostenere Jacko nel suo ultimo tour mondiale.

Anche il non facile padre di Michael, Joe,si è improvvisato detective per far luce sulla oscura morte del figlio. E' riuscito a scovare la farmacia di Las Vegas, dove il dottor Murray acquistava abitualmente il Propofol, sostanza letale se l'uso viene fatto indiscriminatamente. Tutto questo quindi è ancora un mistero.

Non sono qui per raccontare per filo e per segno la vita di Michael Jackson, che tutti o quasi a grandi linee sapete. Fermiamoci su alcuni punti salienti. Michael non ha mai potuto essere un bambino come tutti gli altri, ultimo di quattro fratelli, tutti col dono del bel canto, sono obbligati ad esibirsi con enorme dispendio di energie fin da piccoli, con il nome dei "Jackson five". Non vengono risparmiate nè botte nè angherie, se qualcuno di loro si sottrae, come tutti i bimbi, a questo duro lavoro.

Michael dimostra subito un super talento rispetto ai fratelli. Cresce e la sua voce è unica. Non potente, ma quasi sussurata, intonatissima e capace di arrivare a toni altissimi. La sua gestualità ed il suo ballo, sono un dono quasi divino, possiamo dire, perchè i suoi movimenti sono fatti con naturalezza e leggerezza che nessun altro artista possiede fino a questo momento.
Certo, per i nostalgici rivediamoci il famoso "Moonwalking", eseguito propio come un extra terrestre che danzasse sulla luna privo di atmosfera. Ricordiamolo anche per il cd più venduto in tutto il mondo, e nella storia della musica, il sesto album di Jacko, cioè "Thriller", curato dal regista Joe Landis che vi introdusse effetti speciali sorprendenti, e collaborarono al tutto nomi come Paul Mc Carthy, Toto e Van Halen e con la voce narrante di un attore, professionista nel regno del "noir", Vincent Price..

La sua carriera divenne semplicemente fulgida, ma non così la vita privata. Jacko fu sempre un timido, un riservato, dotato di una sensibilità patologica. Si innamorò platonicamente di Madonna, non osando neanche avvicinarla. Il suo amore vero fu poi Brooke Shields, ma non osò mai dichiararsi ... una tremenda cotta per Diana Ross molto più vecchia di lui, che in un certo modo gli fu solo amica e quindi respinse ogni sua velleità, espressa nella canzone "Lady Diana" nell'album " Bad".

Il matrimonio con Priscilla Presley, fu un sodalizio economico al momento soprattutto per lei, che aveva fallito sia come cantante che come attrice. Non parliamo poi dello strano secondo matrimonio con una delle sue governanti ed ex infermiera Debbie Rowe, voluta solo come donatrice d'utero per aver quei figli che tanto amava e nei quali riversava l'amore di un padre, a volte bizzarro, che non aveva mai avuto da bambino.

E di gran carriera si arriva alla costruzione di quella faraonica villa che è "Neverland", il regno incantato di Peter Pan, dove tutto è fatto per essere bambino. Questa sua mania di essere sempre a contatto con i piccoli, con i ragazzini, il volere anche la terza nascita del figlio che ci arrivò misteriosa, perchè già aveva divorziato dalla seconda moglie, lo portarono ai vari processi per pedofilia, dove perse quantità enormi di dollari, mutui su Neverland, vendite straordinarie sui diritti d'autore delle canzoni deli Beatles, pagamenti legali onerosissimi, risarcimenti di danni più o meno palesi, insomma tutto lo portò quasi alla banca rotta.

Senza contare l'altro desiderio maniacale di essere bianco, di non invecchiare, di avere terrore nelle sue uscite rarissime, della sua camera iperbarica, le sue mascherine, in parole povere, il suo disfacimento organico. Voleva essere il bambino che non è mai cresciuto, un po' somigliante alla sua grande amica Liz Taylor, che gli fu sempre, nel bene e nel male, vicina.

Poi l'assoluzione nei vari processi e la necessità di fare soldi. Mi sono sempre chiesta, come un uomo ridotto fisicamente in quelle condizioni, potesse sopportare un tour mondiale. Si parlava di magrezza esasperante, di flebo continue, di incontinenza, calvizie precoce, cartilagini che si perdevano per strada etc etc... Ma miracolo, l'ultimo tour "This is it" sembrava destinato a decollare. Chi ha visto il dvd delle ultime prove di Jacko, prova uno strano sconforto, forse si rende conto che sul palco c'era già un fantasma, sempre bravissimo, ma non più presente su questa terra. E poi questa morte, così strana, così improvvisa, così misteriosa, dopo un anno e mezzo.

L'unica cosa che è tornata a lui, è il famoso guanto di paillettes che portava molto spesso, uno dei tanti simboli del "re del pop". Michael è scomparso il 25 giugno del 2009 per arresto cardiaco dopo un'overdose accidentale di farmaci, l'anestetico Propofol, usato in anestesia.

Una petizione dei fans di Michael hanno bloccato il programma di Discovery Channel che si doveva mostrare al pubblico in questi giorni, ma il famoso programma stesso, all'ultimo ha desistito nel proporlo. Portiamo almeno rispetto per i morti, anche se non lo si è fatto da vivi, e così è stato. Ma la storia non finisce qui, quanto denaro c'è ancora da succhiare per arrivare alla fine del barattolo? Ancora diverbi legali, accuse di omicidio, illazioni su di un probabile suicidio, instabilità emotiva del soggetto che non reggeva lo stress di un nuovo contatto col suo pubblico, depressione, malattia, invidia degli altri medici della star, razzismo perchè Murray fu l'unico dottore bianco ed insomma chi più ne ha più ne metta.

Unica cosa vera è il costante aumento di guadagno da parte della famiglia per la vendita del dvd "This is it". Ora, questa ultima testimonianza non ha più il sapore dello spettascolo che si doveva fare alla londinese 02 Arena. Ora racconta solo di una povera anima sempre più stanca ed infreddolita, malata e debilitata."Lo drogavano per farlo stare in piedi" così si dice ora e la Aeg organizzatrice dei concerti, dovrebbe rispondere.

Morale della favola : il caso è appena iniziato!





domenica 2 gennaio 2011

PIECE AND LOVE

In questo periodo che "dovrebbe" essere , oltre la solita superflua esteriorità, di pace e di amore, mi viene da proporVi un cofanetto da regalare anche per la simpatica "Befana". Il titolo è "Next stop is Vietnam", 13 cd più un raccoglitore di testi con 300 canzoni e documenti audio.

Certo la guerra del Vietmnam è lontana, ora ne abbiamo altre, prima l'Iraq  (ma come è finita se è finita?), ora l'Afganistan e correlati e, purtroppo, quanto tutto si assomiglia. La guerra è guerra, i tempi cambiano, ma la maledizione di questa tremenda paura ed il sostegno per i militari ed i reduci, resta sempre. Mi viene in mente un bellissimo film, che ho visto di recente, "Brothers" ed era implicato nella guerra talebana e nel rapporto familiare tra due fratelli, il combattente, nato marines ed il pacifista.

Il tema non è originale, ma originale è la chiusura del film e le parole che vengono dette "Il difficile non è ritornare vivi da una guerra , il difficile è saper continuare a vivere".

Il cofanetto musicale che vi propongo, parte dal 1961 e, più o meno, arriva al 1976, inizia qindi dalla conoscenza di quello strano paese che nemmeno si sapeva esattamente dove fosse locato, e termina più o meno, nell' ingloriosa ritirata delle truppe USA.

Il cofanetto non esclude le storie dei veterani, orgogliosi della loro gloria e della fede nella Patria e pronti a cantare in prima persona le loro gesta. I prodiuttori Bill Gerrheart e Hugo Kessing, hanno costruito un miracolo, estrapolando le canzoni pacifiste più famose di un tempo, come "Eve of Distruction" di Barry Mc guire, o "Master of War" di Bob Dylan,etc etc
Non è solo l'America del Village che urla la sua protesta per gli ideali traditi,ma è anche l'America dei soldati, come il Sergente Barry Sadler che va primo in classifica con la sua "Ballad of Green Berrets", è l'America di Connie Francise di Pat Boonetutti a cantare il dovere della guerra,a combattere il comunismo, a farsi, attraverso la musica, domande e risposte sui bambini che piangono, sulle fidanzate in attesa, alle lettere inviate sul fronte dai parenti per esortare i loro figli lontani.

Il cofanetto comprende pure un libro sociale, che penso sia utile ai nostri ragazzi per avere una visione del futuro, anche se il presente sembra non possa cambiare. La prefazione del libro e del cofanetto è opera di. Country Joe Mc Donald (e qui la nostra cara Lu ci potrebbe spiegare molte cose) che scrisse un inno terribile contro la guerra, intitolato " I feel I'm fixin' to die rag"

Rag-del-Mi-Sento-Come-Se-Fossi-Inchiodato-A-Morire
(I-Feel-Like-I’m-Fixing-To-Die-Rag) 1967

Dai, venite tutti voi grandi uomini forti
Lo Zio sam ha bisogno di nuovo del vostro aiuto
Si è andato a cacciare in un grosso guaio
Laggiù in Vietnam
Così posate i libri ed imbracciate un fucile
Ci divertiremo tutti un sacco

E uno-due-tre per cosa combattiamo?
Non chiedetelo a me, non me ne frega niente
E cinque-sei-sette si aprono le Porte del Paradiso
Non c’è neanche il tempo di meravigliarsi
Evviva! Moriremo tutti!

Forza, generali, muovetevi presto
Alla fine è arrivata la vostra grande occasione
Dovete andare ad acchiappare quei rossi
L’unico comunista buono è quello morto
E voi sapete che si raggiungerà la pace
Quando saranno tutti all’altro mondo

Dai Wall Street, non muoverti piano
Perché, ragazzi, questa guerra è un affare d’oro
Si possono fare tanti soldi
Rifornendo l’esercito con i ferri del mestiere
Perciò sperate e pregate che se sganceranno la bomba la getteranno sui Vietcong

Bene mamme di tutto il paese
Spedite i vostri figli in Vietnam
Forza padri, non esitate
Mandateli prima che sia troppo tardi
Siate i primi nel vostro palazzo
Il cui proprio figlio torna a casa in una scatola.

Mi sembrava meritevole scriverne il testo integrale, cantato sul palco di Woodstock e poi ricordata sempre dai Veterani in memoria di quel terribile passato. Dopo un fine anno così serioso, ma il rock e la musica in genere è anche quello, perchè capace di seguire i momenti lieti e tristi, drammatici e sentimentali delle nostre vite, Vi auguro di cuore un 2011 di pace e di amore!!!!!





giovedì 30 dicembre 2010

ALTRA STORIA ... POLITICA ... RICORDI ...

Oggi prendo, come si suol dire, due piccioni con una fava, per parlarvi di due cose, forse già note, e non similari tra di loro. Ritorniamo un pochino a Bon Jovi. Eh si, la politica democratica americana purtroppo  (questo è un commento del tutto personale) incomincia a perdere colpi ed a fare acqua.


Mr. President Obama ha dovuto fare già, qualche concessione ai repubblicani, come per esempio prolungare gli sgravi fiscali per i super -ricchi. Ora per incrementare un pochino di più le suo idee democratiche e portare avanti un numero maggiore di adepti, si è pensarto di attuare la Rock-terapia. Cioè? Direte voi. Semplice.
Qualche nome autorevole del bel canto deve pubblicizzare il partito con spettacoli, dimostrazioni, discorsetti leggeri che possano indurre all'adesione.


Abbiamo già visto Barbra Streisand partecipare a molti eventi per i democratici, abbiamo visto ripetutamente lo zio Bruce prodigarsi per il voto democraticoed ora ( ma già in precedenza) abbiamo un incarico ufficiale datro a Bon Jovi.


Egli ora fa parte della "White House Council for the Community Solution". La motivazione è la seguente =Esistono uomini e donne che con la loro arte, hanno dedicato le loro vite e le loro carriere, all'impegno civico.  Ora, queste persone dovranno fornire al Presidente, nuove idee per mobilitarte i cittadini, attivare organizzazioni di beneficenza, in modo tale che Governo ed Aziende, lavorino insieme per risolvere i problemi della Comunità. Mi viene in mente l'Italia, se aderisse ad un patto del genere. Chi metterebbe, chi sceglierebbe e per quali fini? Ma questa è un'altra storia!


 Addio a Captain Beafheart, morto a 69 anni, un ribelle del rock , un artista variegato. Quanti lo hanno ricordato?

Mi vengono in mente pochi nomi nel panorama artistico. Tom Waits che lo ha sempre considerato un esploratore ed un capo che mostrava agli altri la via da seguire, oltre ad essere un grande direttore d'orchestra e compositore straordinario

e Matt Groening, creatore dei famosi "Simpsons", che lo ha consideratoil musicista che sapeva unire i due generi a lui preferiti, il Jazz ed il Blues.

Captain Beefheart, cuore di bue, era come potete capire il suo nome d'arte. Il vero nome era Don Van Vliet che era solito usare come pittore, un altro amore della sua vita.Senza ombra di dubbio, un geniaccio e come tale poco compreso, un vero matto , uno che doveva comunque e sempre stupire. Era istinto e talento, quindi arduo arrivare alla sua musica, se non la si ascoltava frequentemente. La sua musica era come la pittura dadaista,con una continua scomposizione e composizione dei suoni, senza uno strumento leader, a parte la voce potente.


Il suo avvicinamento alla musica avvenne tramite un altro mito e genio, molto più conosciuto di lui, Frank Zappa, proprio sui banchi dello stesso liceo.Tra di loro una sorta di amore ed odio, perchè i geni possono convivere molto raramente, la razionalità cozzava sempre con l'istintività.

Zappa era ossessionato da problemi di denaro per produrre la sua musica e che musica, la sua musica che spaziava in ogni direzione ( blues, rock, pop, jazz, classico) contro Captain Beefheart, che poteva improvvisamente sparire senza motivo, per mesi.

Per chi li conoscesse poco assieme, consiglio l'ascolto dell'album "Bongo Fury", da rivalutare.
Il nostro "cuore di Bue" era ammalato da tempo di sclerosi multipla, e si era allontanato dalla musica, dandosi molto di più all'arte.


Che stranezza, oggi la sua mostra di pittura alla galleria Moma a San Francisco, un museo all'aperto con giardini e fontane, è presa d'assalto dagli ammiratori delle opere del nostro Capitano.
C'è proprio da chiedersi, se è necessario morire, per avere un giusto riconoscimento! Mah......








martedì 21 dicembre 2010

BON JOVI E I REALITY TV

Una cosa è più che certa miei cari, al cantante rock del New Jersey Bon Jovi, i reality non vanno giù. Proprio stenta a digerirli. E' doveroso spendere due parole Su Jon, vero nome John Francis Bongiovi jr. nato nel 1962 e duttile anche come cantautore ed attore.

Il nostro rocker ha origini italiane da parte di padre ( siciliano di Sciacca ) ed acconciatore e russe dalla madre, ex coniglietta di "Play Boy". Primo di tre figli e sempre ribelle dalla nascita, capellone per eccellenza, iniziò a suonare seriamente la chitarra a 10 anni, fondando il suo primo gruppo a 13. Una chicca, è la sua mancata partecipazione al film "Footloose", magistralmente interpretato da Kevin Bacon, perchè il soggetto doveva essere cambiato totalmente, presentando non un ballerino, ma un cantante rock. In parole povere, nulla di fatto. Dopo questa rinuncia scelse un nuovo nome, più facile per gli ascoltatori, e firmò il suo primo contratto importante.

E' un discreto suonatore di chitarra, armonica e pianoforte, ma il suo ruolo è essere il cantante del gruppo. Stranamente vive ancora con la moglie conosciuta al college ed i suoi quattro figli, cosa originale per una rock star! Ha partecipato a serie telvisive come " Sex and the city"" ed " Ally Mc Beal". E' un grande sportivo, ha fondato una squadra di calcio ed un uomo generoso nelle sue varie donazioni.

Ha un solo rimpianto, il non aver conosciuto Frank Sinatra, suo idolo da sempre. Ha partecipato all'insediamento del Presidente Obama ed ha la nomination per il" Rock and Roll of Fame" di questo anno, come già abbiamo detto in un nostro articolo. precedente.

Tutta questa chiaccherata mi sembrava doverosa, per farvi conoscere alcune sue idee, come quella, ad esempio, che i giovani dei reality non potranno mai avere una giusta carriera.



La cosa strana è l'esempio di molte celebri rock stars, che, sempre secondo lui, partecipando ad un reality, non avrebbero avuto successo. Stars come Bruce Springsteen, Bob Dylan ,Tom Pettyetc etc.....


L'esternazione più strana di Jovi, è stata quella di asserire che, per esempio lo zio Bruce , ha fatto un flop tremendo con i primi due dischi, per poi insistere finalmente con il terzo ed avere trovato il successo. La cosa mi sembra un po' evasiva, perchè non mi risulta esatta. Bon Jovi ha dimenticato le vicende legali del Boss, e non ricorda lo strano rumore che avevano già prodotto questi due primi dischi nel panorama rock, avendo solo come critica l'eccessiva lunghezza dei brani. Ora si capisce meglio, perchè molti anni prima, i rapporti , pur essendo formali tra Bruce e Jovi, non furono mai così stretti, anzi si parlava proprio apertamente di invidia da parte di quest'ultimo. Ma è acqua passata , per fortuna!!!!

Ora il nostro Bon Jovi, si concederà una pausa fino alla fine del 2011 (così dice), per concentrarsi su di un brano solista. Altra novità di rilievo è la sua manifesta solidarietà al popolo iraniano con la canzone "Stand by me" ... e facciamo anche un augurio ad uno dei figli , ricoverato in ospedale per un intervento.
In bocca al lupo Mr. John e buone festività.








domenica 19 dicembre 2010

ROCK & ROLL FAME PARTE SECONDA

Un pillola domenicale superveloce, miei cari! Il 14 marzo 2011 si terrà al Waldorf Astoria di New York, finalmente la consegna delì'atteso premio come miglior artista dell'anno e l'inserimento nel "Rock &Roll of Fame". I nomi già selezionati, dopo attenta cura sono : Alice Cooper , Bon Jovi, Tom Waits, Neil Diamond, Donovan, Dr John, Darlene Love, collaboratrice di Phil Spector.
Il tutto sarà presentato da Leon Russel, e non mi chiedete chi è costui, perchè la mia ignoranza è grande........Perdonatemi!

The Rock and Roll Hall of Fame is proud to announce the
2011 Inductees


  
In the performer category:
Alice Cooper Band
Neil Diamond
Dr. John
Darlene Love
Tom Waits

La categoria, come potete vedere, si è mollto ristretta e se avete dei preferiti tra questi nomi, votate e commentate per il vostro beniamino sempre sul sito di "Rock & Roll Fame". Io ne sarei felice, soprattutto, se votaste il mio caro Orco di Pomona, Tom Waits, che mi sembra estremamente meritevole di questo premio. Ma queste sono vicende personali, e ... perdonatemi una seconda volta!



FORZA TOM!!!!